domenica 23 dicembre 2007

buon natale

È arrivato natale….io nn sono sorpresa…sono felice perché forse ho quasi deciso cosa farò nel prossimo anno e mezzo…
Casa mia sa di abete, di babbi natale che di qualsiasi dimensione occupano angoli nascosti della casa… c’è profumo di mamma, della sua enorme fantasia, di quella bambina che è nascosta in lei… sa rendere questa dimora favola la osservo mentre con le sue mani aggiusta una palla di natale che secondo lei nn rende bene l’idea di gioia… la vedo immergersi negli scatoloni e ritrovare le decorazioni più antiche, quelle che hanno arricchito il primo natale di mio fratello… questo è il mio regalo… e da un po’ che la osservo ma ora che sto a casa la scruto mentre lei lavoricchia… ci sono angoli del suo viso a me sconosciuti… quant’è bella la mia mamma…
Sul divano pìù in là mio padre fuma una sigaretta vicino al calore del camino, assaporando i mille modi di pescare che gli propone il magazine sulle sue ginocchia…
….”dove hai messo la macchinetta fotografica, nn è che l’hai persa come tutte le tue coseeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!...”
La mia gioia… mio fratello…
Sarà che senza tanti soldi si apprezzano di più le cose… anche se il consumismo che in me nn farebbe troppo il moralista davanti a una borbonese… anche se a natale siamo teoricamente tutti più buoni, mr denaro con la mia famiglia è sempre un po’ corto di maniche…
Nn importa, respiro…
Nn aria pura ma respiro…
Il mio natale è questo…
Buon natale a tutti…….

sabato 8 dicembre 2007

ssssssssssschifo




Il mio orrore continua…
Mi vergogno di essere italiana..
Nn si può morire a 32, 36 anni con famiglia a carico perchè una fabbrica nn è sicura… la stessa fabbrica che dovrebbe garantirti il sostentamento è la tua tomba... questa nn può essere la realtà…chi lo spiegherà a una bambina piccola che il padre nn è tornato a casa e che nn tornerà più?
Padrone della fabbrica come fai a dormire? Nn la senti la sua voce?
Cadrà a terra e il papà nn sarà lì
Vincerà un premio e il papà nn sarà lì a regalarle un sorriso
Avrà una delusione e suo padre nn la potrà consolare
Si sposerà e suo padre nn l’accompagnerà all’altare
Avrà figli che nn conosceranno il nonno
Vivrà giorno dopo giorno con il cuore straziato, con la rabbia perché le istituzioni nn faranno niente… si alzerà dal letto ogni mattina, stanca per nn aver dormito e cercherà suo padre…
Ogni giorno la stessa risposta: è MORTO!
Lo sai perché è morto?
Perché uno, che nn so con quale diritto si professa essere umano, invece di assicurarsi che la sua fabbrica fosse sicura , faceva tutt’altro…
Se si sceglie di essere padroni della vita altrui, si deve proteggere quella vita…
Papà papà papà papà…..
Nn la senti questa vocina…
Cosa le dirai domani caro padrone della fabbrica quando le diranno che suo padre è morto per colpa tua?
Schifo….

Re di denaro

“…..Guardavo le sue mani che si intrecciavano
tra i ricami di una tovaglia
riuscivo a stento a trattenere la voglia
di afferarle di aggredire il suo dolore….”

Percepire il silenzio dei tuoi movimenti e innamorarmi del lento movimento delle tue mani…e ancora e ancora…riscoprirmi bambina impertinente, vagare nel vuoto della tua miseria e accorgermi di regnare…misto d’inganno e amore…
Dammi una carta…Re di denaro…sette di denaro… ho vinto…
Non può succedere nulla. Toccano a me le carte…
Ti strapperei i sogni solo per assaporarli e farli miei…furono baci furono sorrisi…e poi solo crisi… pugni e perdita di pelle…ragione affumicata…parole violente e il cervello esploso…
Raccattavi pezzi di vita d’altri per misurarla con la tua e disperato pregavi in ginocchio di finirla… quante volte mi hai raccontato di morte…
Ora galleggi soave su una bolla di sapone…ti ho strappato dolore e me lo sono messo addosso…puzzo della tua miseria…
Datemi fuoco…
Datemi una carta…asso di cuori…l’ironia dell’inganno continua…

una

Mi parlano di gioia…sarà che ho dentro il cuore un miscellanea di spezie di ogni specie di effimero sentimento esistente, che la gioia, almeno di quella duratura nel tempo, nn conosco forma…
Mi parlano e io ascolto, perché ad ascoltare sono brava, maledettamente brava… è la tecnica che più mi piace, ascoltare gli altri e dimenticare il proprio dolore o almeno cercare di stemperarlo con le disgrazie altrui. Si, è vero, a volte mi assopisco ma sono quei micro secondi in cui nn si ha neanche il tempo di pronunciare un articolo indeterminativo fem ( è lungo da dire ), quindi nn perdo niente di importante. Nn sono mica come la mia amica d’infanzia che tu parli parli e nn di sciocchezze puramente casuali, ma di vita vissuta, la tua… e lei è in un mondo parallelo dove starà pensando alla fettina di pollo arrostita con l’insalata scondita come contorno. Nn è come parlare ad un’estranea, perché pur di fare bella figura l’estranea ti ascolta, è parlare al vuoto. Alla fine io rido, le chiedo di ripetermi le ultime cinque parole, lei inventa ,ride e poi nn so come, sarà per la sua sfacciata forma di nn ascolto mi sembra tutto più leggero…

sabato 1 dicembre 2007

appunto

parlami...ancora...dimmi che nn devo aver fretta che le cose precipitino...tutto andrà bene piccola skeggia... ci saranno giorni migliori