sabbia&amianto
parole di plastica attaccate al cemento...parole smarrite in terre d'oriente...parole stanche e desquamate...parole buie...parole di sangue...
sabato 7 dicembre 2013
e ho vomitato di nuovo... e mi scoppia la testa e vorrei morire...
di nuovo le sue mani sulla mia pelle... ancora i miei no e ancora i suoi pugni...
dannazione quando finisce?
quando te ne vai dal mio cervello?
e ancora un altro volto sul mio viso
e grido
ma nessuno ascolta
e io voglio scomparire
voglio solo vomitare
martedì 3 dicembre 2013
ho vinto io
mancavi a me stessa skeggia...
troppo tempo... inutile a cercare di difenderti...
ti hanno violentata, ti hanno ammazzata eppur non cadi...
il ciclo ricomincia
più spessa
meno carne
più cattiva...
le bugie che raccontano le bocche chiuse. parla il mondo di te. della tua arroganza.
della tua facilità estrema a bere un caffè. e quelle mani sporche che hanno solo il vizio del non sentire.
ho vinto io
stanotte mentre il mondo mi si scioglieva nelle mani
mentre cercavo qualcuno
mentre ansimavo dal panico
ho vinto io
tremando
cadendo
e alzandomi da terra
qualcuno mi ha detto che ho paura di tutto
è vero
ma avanzo nelle mie paure
le colgo
le spio
e a volte
vinco...
"Come sono contento
fuori si sente il mare,
anche se é tutto scuro e non si puo vedere...
Tu mi guardi negli occhi
io non so dove guardarti
stasera sono un libro aperto
mi puoi leggere fino a a tardi..."
giovedì 19 luglio 2012
il sapientino
non basterebbe un libro per raccontare una giornata come oggi, densa come lo smog, bagnata di dolore, di ansia, di pulsioni... qualcuno mi ha detto che devo imparare a parlare e non a scrivere... la gente non conosce cosa significa scrivere per me. io scrivo perchè non saprei vivere senza. non riesco a dire ti amo, ma so scriverlo. non riesco ad abbracciare mio padre ma so scriverlo... non riesco in una miriade di cose,ma so scriverle... quanto mi è mancata la scrittura, mi sono privata di me in questo anno, perchè ho lasciato che il mondo mi distruggesse e mi abbandonasse... poi una botta, una craniata forte e il mondo non è stato più uguale... un lavoro, un'auto e SKEGGIA finalmente... io che sto imparando a urlare forte, perchè la gente non aspetta altro che io cada. piccoli passi per diventare quasi una donna, e la vita poi si complica... nuovi volti, nuove procedure di dialogo, altre cartelle e sotto cartelle.
nuovi sguardi... ti ritrovi nuda, come se dovessi ricominciare tutto, crearti un mondo in cui stare bene... e allora lì ti viene incontro il destino: trovi qualcuno che ti sconvolge, di desta dalla tua pigrizia mentale, ti scuote forte e ti lascia disarmata... ci sono vari tipi di gente, quella che più mi piace è quella che ti tocca il cuore senza che tu te ne accorga, ti fa una carezza e tu gioisci. è una carezza lieve, nascosta, silenziosa. è una carezza che attendevi. è una sorpresa. è un enigma di emozioni che ti trasformano da bruco in farfalla... a volte le sintonie bisogna solo spolverarle. ci sono persone che ti toccano l'anima ma scopri che è troppo tardi o forse fingi solo che è troppo tardi perchè non sai affrontare nuovi sapori... ci sono persone che ti fa piacere solo vederle, con cui il tempo sembra esser sempre il migliore possibile... ci sono persone che ti soffiano sul cuore... e ti sente come quando eri bambina e giocavi col sapientino.
mercoledì 5 ottobre 2011
quel posto chiamato casa
il posto che chiamo casa lo trovo nascosto in un cassetto, dove i brividi diventano fuoco e le armi carezze incantate. quel posto dove torno quando voglio e lì inciampo trai miei se e i miei ma, con cautela tanto per sentire piano il dolore.
lo leviga il vento. lo scuote il mare. lo pietrifica lo scirocco.
quel posto che chiamo casa è in un punto preciso che ancora non conosco, dove il cielo lo coloro da me...
ho bisogno di tal luogo, eguaglia un abbraccio d'amore. ti assopisce e ti dondola.
quel posto in cui posso chiudere la porta e finalmente non aprire a nessuno.
lo leviga il vento. lo scuote il mare. lo pietrifica lo scirocco.
quel posto che chiamo casa è in un punto preciso che ancora non conosco, dove il cielo lo coloro da me...
ho bisogno di tal luogo, eguaglia un abbraccio d'amore. ti assopisce e ti dondola.
quel posto in cui posso chiudere la porta e finalmente non aprire a nessuno.
domenica 26 dicembre 2010
che natale di merda
e pensare che questo natale doveva essere il + bello della mia vita, invece si è dimostrato un'immensa catastrofe emozionale... estranea in un luogo che è mio da tempo,e sola come non mai... mi sento strappare il cuore. non riesco a esprimere il dolore, non riesco ad andare oltre... vorrei andare via ma non posso... rasento la drammaticità... retorica come un disco rotto, sconosciuta a chi mi ha conservato sotto placenta per nove mesi.
e pensare che doveva essere il mio natale più bello...
pensare che volevo tornare lasciando il mio paradiso perchè era giusto, perchè volevo che il mio sorriso si congiungesse con il loro e invece non faccio altro che piangere da ieri.
vorrei solo nn esser mai tornata...
mi manca il mio mondo in cui non mento, sono triste a volte, ma c'è sempre qualcuno che mi chiede perchè...
e pensare che doveva essere il mio natale più bello...
pensare che volevo tornare lasciando il mio paradiso perchè era giusto, perchè volevo che il mio sorriso si congiungesse con il loro e invece non faccio altro che piangere da ieri.
vorrei solo nn esser mai tornata...
mi manca il mio mondo in cui non mento, sono triste a volte, ma c'è sempre qualcuno che mi chiede perchè...
venerdì 27 agosto 2010
BISOGNA CAMBIARE
e un taglio nuovo di capelli nn basta.. e anche con quel vestito nuovo che nn avresti mai comprato se quello che è successo non fosse accaduto...
e allora bisogna cambiare...
perchè quando l'inappetenza del pensiero ti costringe a frammentarti le parole per allungarle allora la diagnosi non è grave... è disastrosa...
ti arrampichi su idee di cartapesta, fragili, duttili... non cerchi risposte solo un martello e un'auto parcheggiata in un luogo dove non vi abita nessuno o almeno solo sordi in modo da poter scaricare l'insoddisfazione sul parabrezza senza rotture...
bisogna cambiare
bisogna reagire bisogna
...
e allora bisogna cambiare...
perchè quando l'inappetenza del pensiero ti costringe a frammentarti le parole per allungarle allora la diagnosi non è grave... è disastrosa...
ti arrampichi su idee di cartapesta, fragili, duttili... non cerchi risposte solo un martello e un'auto parcheggiata in un luogo dove non vi abita nessuno o almeno solo sordi in modo da poter scaricare l'insoddisfazione sul parabrezza senza rotture...
bisogna cambiare
bisogna reagire bisogna
...
martedì 13 luglio 2010
arrabbiata tanto... l'italiano diventa un optional perchè??????
promesse, speranze e poi... e sono rotta di palle, di ovaie e di qualsiasi apparato che si possa sfracellare nel mio interno... voglio prendere a manganellate qualcuno e poi non costituirmi ma essere celebrata come l'eroina del secolo.
Perchè mi sono consumata con la storia che tutto va bene, che tutto è tranquillo, NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO NON VA BENE NULLA.
SONO ARRABBIATA
p.s. SCUSATE LO SFOGO...;)
promesse, speranze e poi... e sono rotta di palle, di ovaie e di qualsiasi apparato che si possa sfracellare nel mio interno... voglio prendere a manganellate qualcuno e poi non costituirmi ma essere celebrata come l'eroina del secolo.
Perchè mi sono consumata con la storia che tutto va bene, che tutto è tranquillo, NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO NON VA BENE NULLA.
SONO ARRABBIATA
p.s. SCUSATE LO SFOGO...;)
Iscriviti a:
Post (Atom)